Nella vita, è sempre possibile ricominciare da capo e la bella storia raccontata in questo film ce lo ricorda...
"Larry Crowne" (2011) è una gradevole commedia scritta da Tom Hanks insieme a Nia Vardalos (sceneggiatrice del celebre "Il mio grosso grasso matrimonio greco"). Hanks qui non è solo autore ma anche regista e interprete principale. Ad affiancarlo la sempre straordinaria Julia Roberts che aveva già lavorato con Tom Hanks ne "La guerra di Charlie Wilson", diretto da Mike Nichols. Nel cast di "Larry Crowne", in una piccola parte, un giovane Rami Malek ("Bohemian Rhapsody").
E, dunque: Tom Hanks è Larry, un uomo di mezza età, che di punto in bianco, dopo anni di servizio, viene licenziato. La motivazione è che Larry non ha una laurea e, gli dicono, ormai le cose sono cambiate. Senza più un'occupazione Larry si organizza come può: si sbarazza del suo mega Suv, che divora galloni di benzina, e lo rimpiazza con uno scooter. Va ad abitare in una casa più piccola. E soprattutto: s'iscrive al college dove segue un corso di linguistica, per imparare a parlare in pubblico, e uno di economia. Nel frattempo, cerca di rimettersi in piedi e grazie a un amico (e a una lunga esperienza come cuoco nei Marines) viene assunto in una tavola calda. Troverà nuovi amici. E l'amore, ovvero: la professoressa di linguistica, interpretata da una formidabile Julia Roberts.
È facile sentirsi vicini a un personaggio come Larry. Primo: perché è adorabile, il classico bravo ragazzo. Secondo: chi ha perso il lavoro, o si è trovato a dover ricostruire tutto da zero a una certa età, comprende perfettamente lo stato d'animo di Larry e fa il tifo per lui. Larry comunque è un tipo tosto; un ottimista. Non si perde d'animo e fa scelte coraggiose. Affrontando la vita a viso aperto.
Tra le scene memorabili sicuramente c'è l'incontro di Larry con uno dei dirigenti della vecchia azienda in cui lavorava. I due si vedono per caso: quell'uomo che con tanta spocchia aveva contribuito a metterlo alla porta ora fa il fattorino e consegna pizze a domicilio. Larry, però, non cerca lo scontro, si dimostra un uomo buono e compassionevole e, presa la pizza, gli lascia anche la mancia.
©micolgraziano
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