"Rapina record a New York" di Sidney Lumet

 

Sean Connery


"Rapina record a New York" (titolo originale: "The Anderson Tapes") è un heist movie del 1971 diretto da Sidney Lumet e tratto dal romanzo di Lawrence Sanders. Protagonista del film Sean Connery, affiancato da un eccellente cast, tra cui: l'affascinante Dyan Cannon, un giovane Christopher Walken, agli inizi della sua carriera, e Martin Balsam, caratterista di lusso. Il film è sceneggiato da Frank Pierson (che nel 1976 vinse l'Oscar per "Quel pomeriggio di un giorno da cani"). La colonna sonora è magnetica e composta da Quincy Jones. 


Sean Connery si toglie i panni dell'agente 007 per interpretare Duke Anderson, un ladro incallito che, dopo dieci anni dietro le sbarre, torna in libertà per mettere a segno il colpo della vita: svaligiare tutti gli appartamenti di un ricco condominio di New York. Il palazzo, Anderson, lo conosce bene perché tra gli inquilini c'è anche la sua bella e bionda fidanzata Ingrid (Dyan Cannon). 

Anderson (proprio come Debbie Ocean in "Ocean's 8") appena uscito di prigione si attiva in fretta e mette insieme un gruppetto di complici. Nel frattempo, però, questi uomini sono tenuti d'occhio da poliziotti e investigatori vari: ogni mossa filmata e incisa su chilometri di nastro (si vedono registratori imponenti che girano e girano; l'effetto è claustrofobico). Le cimici sono nascoste anche sotto la suola delle scarpe.

La pellicola non è tra quelle più applaudite di Lumet, ma si sente la sua mano esperta dietro la macchina da presa e i primi piani lasciano il segno. Sean Connery è meno glamour rispetto al suo iconico James Bond ma sfodera fascino nelle scene con Ingrid - entrambi avvolti tra morbide lenzuola rosa. 

La fotografia cattura l'attenzione ed è opera di Arthur J. Ornitz che curò anche quella dello splendido "Minnie e Moskowitz" di John Cassavetes (uno dei miei registi preferiti) e quella di "Serpico" sempre diretto da Lumet

Restano impresse le maschere usate dai banditi per entrare in azione. La maschera: un elemento ricorrente nei film di questo genere: pensiamo a "Rapina a mano armata" (1956) di Stanley Kubrick o a "Point Break" (1991) di Kathryn Bigelow. 

©micolgraziano


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