JEXI
la divertente commedia su Prime Video
Il protagonista di "Jexi" è Phil, un giovanotto cresciuto a pane e cellulare. Da piccolo, i genitori, per farlo star buono, gli davano il telefonino. Lo vediamo, bimbetto, tutto preso a giocare con i massicci portatili di una volta. Phil è quindi un adulto che impazzisce senza cellulare. Lo usa per ordinare cibo da casa, camminare in città, viaggiare, acquistare e molto altro. Senza cell è un uomo perso. Quella di Phil è una vera e propria dipendenza (c'è chi lo chiama tossico in una esilarante sequenza). Un giorno il telefono gli cade a terra e si spacca in mille pezzi. Apriti cielo. Corre subito a comprarne un altro ma è da quel momento che comincia la tragedia. L’intelligenza artificiale (il cui nome è appunto Jexi) gli stravolge le giornate. Jexi, assistente virtuale, è una specie di macchina del male, un perfido grillo parlante. Assertiva. Insulta, comanda, agisce. Impossibile fermarla tanto meno sbarazzarsi di lei. Insomma, una sorta di bambola assassina. Ma ovviamente siamo in una commedia e quindi niente sangue né coltelli ma Jexi è davvero nociva e risucchierà il povero Phil in un vortice.
Phil non è quel che si dice un vincente. Lavora in una redazione dove lo trattano alla stregua di una pezza da piedi. Messo alla scrivania a produrre (pretendono sia più veloce di un fulmine) centinaia di sciocche liste acchiappa clic per il web. Phil è single, non ha amici. Passa le serate a non far nulla. L'arrivo di Jexi però stravolge la routine: Jexi non esegue gli ordini. Jexi decide al posto di Phil: invia email imbarazzanti, telefona a chiunque. Lo insulta ad alta voce davanti ai colleghi. Jexi è uno tsunami inarrestabile. Ribadisce che è in grado di provare emozioni e a un bel momento, colta da gelosia, si vendica mandando in giro immagini di Phil nudo. Phil, così, viene licenziato in tronco. Ad ogni modo, Jexi avrà anche dei meriti: lo avvicinerà alla ragazza di cui è innamorato.
Scott e Moore imbastiscono una rutilante storia che mostra quanto sia nocivo e privo di senso dipendere dal cell: il nostro Phil senza navigatore non è capace neanche di girare a piedi nel quartiere. Gli eccessi, appunto, non portano mai a nulla di buono. Sul tema intelligenza artificiale, guardate il bel "Her" (2013) di Spike Jonze in cui un uomo inizia una vera e propria relazione sentimentale con una voce robotica. Ma una riflessione su quanto i telefonini abbiano preso il sopravvento è contenuta anche nel thriller "Il giorno sbagliato" con protagonista Russell Crowe nei panni di un killer che, rubando il telefonino della vittima, riesce a tenerla in pugno.
©micolgraziano
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