"State of Play" di Kevin MacDonald (2009) - Un carismatico Russell Crowe

 

Russel Crowe


Russell Crowe, attore straordinario, in “State of Play” è insuperabile nei panni di Cal McAffrey, giornalista solitario, talvolta rude e sgarbato, poco amante del lusso e delle super tecnologie (niente macchinoni, gira con una vecchia auto e divora cibo spazzatura al volante); caparbio e temerario, il reporter McAffrey, rischia la pelle per indagare su un’intricata storia di misteriosi omicidi. Tra le vittime anche la collaboratrice di un politico rampante nonché ex compagno di università di McAffrey. A Hollywood sanno bene come realizzare thriller sul giornalismo investigativo. Il cinema statunitense è ricco di film di questo tipo. “State of Play” lo consiglio perché accattivante, soprattutto per l’interpretazione di Crowe, affiancato da altri attori di primo piano: Helen Mirren, Rachel McAdams, Ben Affleck, Robin Wright, Jeff Daniels, Jason Bateman. A dirigere è Kevin Macdonald ("L'ultimo re di Scozia"). La sceneggiatura è tratta da una serie tv britannica (il titolo è identico:"State of Play"). Ma quel che resta impresso nella memoria è proprio il personaggio di Crowe: Cal, giornalista dai modi spicci, aspetto ruvido, capelli rock, goloso di whisky e coraggioso da rischiare una pallottola al cuore seguendo pericolosissime piste d’indagine. Splendide anche la Mirren (sempre impeccabile) che dà il volto a una direttrice dalla battuta fulminante e la McAdams che impersona una redattrice in erba. A proposito della McAdams in seguito interpreterà ancora una cronista: nel 2015 sarà nel cast dell'acclamato "Il caso Spotlight". "State of Play" è perfetto per chi cerca un buon prodotto d’intrattenimento. Lo trovate al momento su Netflix. 

©micolgraziano

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