FERIE D'AGOSTO
una drammatica vacanza
"Ferie d'agosto" racconta, quindi, di due comitive in vacanza a Ventotene. I buoni sono perlopiù intellettuali e artisti, chiusi in una torre d'avorio. Dall'altra parte ci sono i cattivi, una famiglia di commercianti, terra terra, romani e caciaroni. Le due squadre (perché così, in fondo, vengono raffigurate) abitano due ville confinanti e non vanno d'accordo per niente. I buoni rifiutano la corrente elettrica e sono ben contenti di illuminarsi alla luce delle candele mentre i cattivi la corrente la vogliono eccome e guardano televisione a tutto spiano. Silvio Orlando dà il volto a Molino, giornalista borioso. Molino critica pesantemente la compagna (Laura Morante), non la ritiene abbastanza colta e paradossalmente lui che punta il dito non sa neanche pronunciare semplicissimi nomi inglesi. Tra le scene migliori che marcano la distanza tra i due poli opposti c'è quella in cui il sempliciotto Marcello viene deriso da Molino & company per i suoi gusti musicali. Perché? Ama le canzonette. Insomma, una commedia che divide. C'è chi lo definisce un film politico e chi un prodotto d'intrattenimento, quasi un cocomero movie.
Curiosità: In una scena Marisa (Sabrina Ferilli) perde il costume mentre si fa il bagno, proprio come accade a un personaggio di Calvino nel racconto "L'avventura di una bagnante" contenuto nella raccolta "Gli amori difficili".
"Ferie d'agosto" è al momento disponibile su Netflix
©micolgraziano
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