"La profezia dell'armadillo" (2018) - Le avventure di Zero e Secco

Zerocalcare

LA PROFEZIA DELL'ARMADILLO

Il film è tratto dall’omonimo fumetto di Zerocalcare. L’autore ha partecipato anche alla sceneggiatura scritta, fra gli altri, da Valerio Mastandrea. Protagonista è Simone Liberati (“Suburra”, 2015) nel ruolo, appunto, di Zero. Pietro Castellitto da applausi nei panni di Secco. Nel cast Laura Morante e Claudia Pandolfi. C’è un delizioso cameo di Adriano Panatta.

Periferia est di Roma. Zero ha quasi trent’anni eppure si sente un ragazzino. Indossa magliette e felpone. S’ingozza di merendine. Abita da solo in un piccolo appartamento, perennemente sottosopra, dall'aspetto indie newyorkese. Sogna di sfondare come fumettista. Nel frattempo lavora in aeroporto e dà ripetizioni, senza troppa voglia, a ricconi figli di papà. Allo scolaro alto-borghese impartisce lezioni sui generis e gli ordina di guardarsi “L’odio” di Mathieu Kassovitz. Zero adora la vita ai margini. Significativo, a questo proposito, l'incontro con una ex compagna di scuola, tipa con la puzza sotto il naso, che tirata a lucido, farebbe carte false per la carriera e un bell’appartamento in qualche zona chic della Capitale. I due sono agli antipodi e, senza dirselo apertamente, si detestano. 

Pietro Castellitto
Zero odia il centro di Roma e gli apericena "yeah" in grande stile, però alla fine, ironia della sorte, non si trova neanche fra la gente che dovrebbe avere la sua stessa testa, e lo capiamo in almeno due scene in cui litiga e arriva pure alle mani, colpa di opinioni divergenti. Avrebbe delle buone potenzialità questo film; di momenti divertenti se ne contano. Via via però l'opera perde smalto e si comincia a sbadigliare. Poco incisivi i flashback di Zero. Serviva più fantasia e meno aderenza al vero. Tra le cose da salvare: i pezzi tra Zero e Secco interpretato da un esilarante Pietro Castellitto, sempre naturale  e perfettamente in parte. Secco, stralunato e sopra le righe, memorabile mentre si spruzza in faccia bombolette al peperoncino. Si tuffano nella notte, sgualciti, lui e Zero, dalla periferia estrema alla volta di quel centro pettinato e pieno di telecamere. L’armadillo (Valerio Aprea), sorta di grillo parlante di Zero, avrebbe meritato una maggior presenza sullo schermo. Le sue battute sono sempre taglienti. 

©micolgraziano

"La profezia dell'armadillo" è disponibile su DISNEY PLUS

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