BLONDE
tra realtà e fantasia la vita della diva
Presentato a 'Venezia79', è diretto dall'australiano Andrew Dominik. La sceneggiatura trae origine dal noto romanzo della scrittrice americana Joyce Carol Oates (pubblicato da "La nave di Teseo"). Il film è un biopic originale e ambizioso (quasi tre ore di durata) e di forte impatto. L'attrice spagnola Ana De Armas, star in ascesa, è strabiliante nei panni di Marilyn Monroe (1926 - 1962). Il cast eccellente. Spiccano in ruoli minori Bobby Cannavale e Adrien Brody. Uno dei produttori è Brad Pitt."Blonde" è disponibile su "Netflix".
"E guardale lì, come splendono.
Eppure ogni stella è così sola".
"Blonde" non è una cronaca fedele. Svariati episodi sono manipolati dalla fantasia. Nell'incipit ci viene raccontata, con pochi ma eloquenti dettagli, l’infanzia drammatica di Marilyn, cresciuta senza padre, portata di qua e di là; una madre rinchiusa in un ospedale psichiatrico. Il film fa leva sul dolore di Marilyn privata dell'affetto del genitore: è uno dei fili conduttori della trama che si dipana con salti temporali; si passa con disinvoltura dalla piccola Marilyn alla Marilyn adulta trattata come un cencio, un oggetto sessuale, dai produttori cinematografici. Non è un film apologetico. Anzi è drammaticamente crudo: triangoli amorosi (con i figli d'arte Cass Chaplin e Edward G. Robinson Jr. ), aborti. Un pugno allo stomaco la scena di una squallida fellatio al presidente Kennedy (la macchina da presa indugia lungamente sulla bocca di Marilyn).
Ancora: il breve, burrascoso, matrimonio con Joe DiMaggio, il campione di baseball. Di lei era gelosissimo, l'avrebbe voluta moglie perfetta e donna di casa. E infine il sì ad Arthur Miller, il drammaturgo, unione anch'essa destinata a fallire. Dal ritratto di Dominik viene fuori una diva piena di fantasmi, instabile, che rompe gli specchi di casa, se ne sta nuda tutto il giorno, consuma alcol e pasticche per sopire un dolore lacerante, inconsolabile. Ferite che la porteranno a lasciarsi andare del tutto nell'ultima struggente sequenza. De Armas è sensazionale nel ruolo. La sua recitazione è un buon motivo per vedere il film.
©micolgraziano
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