Un film che è una continua sorpresa.
Mr. Long resterà con voi a lungo.
"MR. LONG", L'IMMAGINE COME UN DIPINTO
"Lavora sodo...
e ti conquisti la gente"
MERAVIGLIA E STUPORE
Il giapponese Sabu è un regista che lascia il segno. Molto apprezzato a livello internazionale, i suoi film sono stati selezionati più volte alla Berlinale, come questo del 2017 di cui vi parlo oggi:"Mr. Long". Nel cast (eccellente) spicca il protagonista: Chang Chen ("The Assassin", "Dune"), attore taiwanese, che nel 2018 è stato anche tra i membri della giuria del Festival di Cannes, quell'anno presieduta da Cate Blanchett. La sua interpretazione in "Mr. Long" è perfetta. Il ruolo è complesso perché Long, il personaggio che dà il titolo al film, è un uomo che, per vari motivi, non parla quasi mai: sia perché straniero, sia perché non può svelare nulla di sé. Chen è strepitoso: capace di emozionare con un solo gesto o uno sguardo. (A proposito, avete visto "Lezioni di piano"?). Menzione speciale merita anche il bambino (Bai Runyin) che recita al fianco di Chang Chen: di una bravura sconvolgente.
LONG, CANAGLIA DAL CUORE TENERO
C'è tutta una serie di cattivi - nelle storie raccontate al cinema -, spietati eppure romantici, tipi come Léon, per intenderci, o come Joe interpretato da Joaquin Phoenix nell'imperdibile "A Beautiful Day". E anche Mr. Long appartiene a questa categoria: un sicario di professione - feroce, glaciale -, che per seminare una banda di criminali, a Tokyo, si rifugia in una casa diroccata. Lì, in quell'estrema periferia, fatta di povertà e solitudine, incontra un bambino (figlio di una tossicodipendente) e alcune famiglie generose che lo prenderanno in simpatia: sì, perché Long sa cucinare divinamente. Così questo killer sanguinario abbraccia una nuova vita: fa da mangiare ai vicini, e alla madre del bambino con il quale stringe amicizia. Long diventerà un venditore ambulante di noodles, aiutato dal ragazzino. Ma non tutto filerà liscio. La storia alterna tragedia e commedia, violenza da crime movie (stile Tarantino e Woo) e romanticismo da melò strappalacrime. Sabu, con eleganza, sa dosare e stupire. Confeziona una favola contemporanea che parla di destino, di riscatto, redenzione, umanità.
©micolgraziano
Commenti
Posta un commento