Se avete amato Michael Douglas in "Wall Street" e nei thriller erotici "Attrazione Fatale" e "Basic Instinct", vi piacerà questo "Solitary Man", pellicola prodotta da Steven Soderbergh. Nel cast anche Susan Sarandon, Danny DeVito, Jesse Eisenberg. Quando uscì nel 2009, non raccolse granché al botteghino, ma è un bel film e lo consiglio. Il titolo è una citazione della celebre canzone di Neil Diamond, che nei titoli di testa è cantata da Johnny Cash.
Nessuno dopo i quarant'anni è uno stecchino, dice il protagonista di questa storia, Ben Kalmen, l'uomo solitario, un tipo un po' comico, un po' dark (veste quasi sempre di nero), che considera da buttare le donne sopra i quaranta, correndo invece dietro alle diciottenni. Ben, che vorrebbe essere immortale, che ha seri problemi al cuore; che dovrebbe curarsi eppure non lo fa. Siamo a New York. Ben è un uomo d'affari in declino, un tempo grosso venditore di auto, attività andata in fumo, dopo una serie di truffe e grane con la giustizia. Ecco che a sessant'anni Ben, dongiovanni incallito, si ritrova con un pugno di mosche. Vive mantenuto dalla ricca giovane bella Jordan. E che succede? Ben si porta a letto la figlia di Jordan e Jordan lo butta fuori di casa. Inizia così la discesa agli inferi di Ben, scaricato da tutti. Resta un mito solo per il nipotino. E forse per l'ex moglie Nancy (Susan Sarandon) che gli tende una mano. Ben che non accetta le rughe e gli acciacchi e s'infila alle feste degli studenti per accalappiare ragazzine. Ma quelle più scaltre lo respingono, sdegnate. A un certo punto vediamo Ben preso a calci da uno scagnozzo sguinzagliato dalla sua ex...
Michael Douglas riesce a rendere simpatico un personaggio canaglia come Ben: bugiardo, imbroglione e cinico. Ben che cammina a gran velocità, scuro scuro, per le vie di New York, che non vuole essere chiamato nonno dal nipote perché qualche donzella potrebbe restarci male, Ben che mangia panini a tarda notte, che si porta a letto le amiche della figlia e che si scola birra alle feste dei ventenni, pensando di essere cool. Douglas è un attore magnifico e perdersi questo film (che mette a nudo le fragilità di chi si ribella al tempo) è davvero un peccato.
©micolgraziano
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