"Allacciate le cinture" (2014) di Ferzan Özpetek - Passione senza freni

Francesco Arca

ALLACCIATE LE CINTURE 
melò mediterraneo 

Undici candidature di David di Donatello. Ferzan Özpetek mette insieme un cast variegato: Carolina Crescentini, Filippo Scicchitano, Paola Minaccioni, Elena Sofia Ricci, Carla Signoris, Luisa Ranieri, Francesco Scianna, Giulia Michelini. Protagonisti Kasia Smutniak e l’ex tronista Francesco Arca che tiene bene la scena e nella seconda parte del film, con i capelli rasati e l’espressione seria, nei primi piani, ricorda Gian Maria Volontè.

Salento. In una giornata uggiosa (piove a dirotto nella bella sequenza iniziale), s'incrociano i destini di Elena (Kasia Smutniak) e Antonio (Francesco Arca). Un incontro non idilliaco: giù urla e insulti. Eppure, segretamente, si piacciono (i soliti poli opposti dei film sentimentali). Frenare quel brivido che corre sotto pelle? Impossibile. D'altronde pazzo è sempre l’amore. Antonio, un colosso palestra e muscoli, un "burino" (aggettivo che gli viene affibbiato in uno scambio di battute), un rude mandrillo. Elena, sensibile, ben disposta verso gli altri. S'innamora delle fragilità (comincia a interessarsi seriamente ad Antonio quando scopre che è dislessico). Antonio meccanico. Elena cameriera in un bar prima e imprenditrice poi: mette su un locale insieme a Fabio, suo amico fraterno (Filippo Scicchitano, “Scialla!”).

Ferzan Özpetek
Elena e Antonio si sposano. Nascono due figli. Il matrimonio a un certo punto naufraga. Lui salta da una donna all'altra. Farfallone immaturo, irresponsabile. La casa e le beghe varie gravano su di lei. Sarà la malattia improvvisa di Elena (un cancro) a riavvicinarli. Si riaccenderà la fiamma degli anni giovanili. Ardore che si tocca con mano nella scena più provocatoria del film: un amplesso sul letto d'ospedale. I due fanno sesso beatamente. Nel letto accanto, però, c'è un'altra paziente. La donna resta di spalle, finge di dormire, ma si accorge di tutto. Özpetek di solito non gira scene erotiche spinte e iper-realistiche tuttavia questa non passa certo inosservata. La coppia Arca-Smutniak funziona a meraviglia specialmente nella parte iniziale quando i due si lasciano andare nudi su una spiaggia deserta. Bella la fotografia di Gian Filippo Corticelli. 

Ferzan Özpetek
"Allacciate le cinture": il titolo non è granché romantico ma trae origine dalle turbolenze della vita e, quindi, dei rapporti di coppia. Le cose cambiano all’improvviso, bisogna aggrapparsi. Stare in guardia, evitare di cadere o di sbattere la testa. Saper parare i colpi. Qui di colpi ce ne sono eccome: la malattia, i tradimenti (nel matrimonio e in amicizia), la morte (il fratellino di lei scomparso giovanissimo). Özpetek si conferma un autore raffinato e popolare. Ci consegna, ancora una volta, una storia (corale) sincera ed emozionante sullo sfondo di un Salento dal mare cristallino. Fra i brani della colonna sonora: "A mano a mano" di Riccardo Cocciante, nella versione di Rino Gaetano. Da segnalare un'ottima Paola Minaccioni (premiata col Nastro d'argento) in un ruolo che lascia il segno. 

"Allacciate le cinture" è al momento disponibile su Netflix 

©micolgraziano

Commenti