"Tre sorelle" (2022) di Enrico Vanzina, romcom al femminile - Su Prime Video

Enrico Vanzina

"Tre sorelle"

commedia pop, dolce e dissacrante 

“Tre sorelle”, un titolo che si rifà a Čechov e una storia che nell’incipit cita Conrad e Tolstoj. Enrico Vanzina è un abile narratore, sceneggiatore raffinato (tanti riferimenti colti nei suoi film, ciliegine per cinefili) e in questo buddy-movie rosa (è stato paragonato a “Sex and the city”) rende omaggio al cinema: colto e popolare con citazioni che vanno da Bombolo a Er Monnezza da Wes Anderson ad "Arancia Meccanica", da "Casa Howard" a Woody Allen.

Serena Autieri
Memorabile, a questo proposito, il personaggio di Caterina, una delle tre sorelle della storia. Caterina, fiorentina doc, forbita, di nobili origini. Caterina è una costumista che lavora con i più grandi registi italiani e adora farsi bella: si vanta d'aver conosciuto tizio e caio e, ovviamente, chiama tutti per nome: ho lavorato con Paolo (Sorrentino), Francesca (Archibugi), Marco (Bellocchio), Gianni (Amelio), Peppuccio (Tornatore). Ancheggia e flirta imitando “Malèna” e, sfortunata in amore, cerca un uomo che la “strapazzi”, la “spettini” e la ciancichi”. Caterina strappa risate a non finire: quasi le prende un colpo quando un’anziana le confessa di aver visto un film con Boldi e De Sica. Caterina per tutta risposta la stende così: "Che orrore! Lei si merita il girovita che ha!". A impersonare Caterina è una perfetta Chiara Francini, bravissima come l’intero cast che comprende, tra le protagoniste, Serena Autieri (con un adorabile dialetto napoletano), una radiosa Giulia Bevilacqua, nella parte di una moglie infelice col vizio dell’alcol.

"Per vivere con onore bisogna struggersi, turbarsi, battersi, sbagliare, 
ricominciare da capo, e buttar via tutto, e di nuovo ricominciare a lottare e perdere eternamente. La calma è una vigliaccheria dell'anima"
(Lev Tolstoj, citazione contenuta nel film "Tre sorelle")

Rocio Muñoz Morales
Sorprende Rocio Muñoz Morales nei panni di Lorena, una massaggiatrice venezuelana (“C’ha le mani d’oro" dicono di lei le tre sorelle), un'anima romantica desiderosa d'agguantare l'agognato principe azzurro. Lungo il cammino, infatti, Lorena ha rimediato solo delusioni e lacrime (“Ero fidanzata co’ Escobar e manco lo sapevo”). Di lei a un certo punto s'invaghisce un ragazzino delle medie che la corteggia e la difende dai "mandrilli". Lui, puro, in una schiera di malandrini. 

"Tre sorelle" è una commedia irriverente con un intreccio teatrale (così la recitazione che ricorda certe commedie in bianco e nero con Totò - Steno docet) e un'ironia al passo coi tempi ("Tu' marito t'ha scaricata come 'na App!"). Ma questo film di Enrico Vanzina è anche una favola di buoni sentimenti in cui prevale il lieto fine e un epilogo didascalico. 

L'insegnamento è affidato a un pensiero di Tolstoj ("La calma è una vigliaccheria dell'anima") che contiene un'esortazione ad accettare gli scossoni della vita, in questo caso declinati in: beghe familiari, tradimenti, pene d'amore. 

"Essere donna è un compito terribilmente difficile, 
visto che consiste principalmente nell'avere a che fare con gli uomini".
(Joseph Conrad, citazione contenuta nel film "Tre sorelle")

In “Tre sorelle” i mascalzoni sono perlopiù gli uomini ("Gli uomini, che mascalzoni"...è un film di Mario Camerini). Uno su tutti l’esilarante Antonio (un ottimo Fabio Troiano), dongiovanni, vanitoso, intellettuale scalcinato, autore di bestseller, e vincitore di un Campiello ("Mi hai riconosciuto?", ripete a tutte quelle che incontra). 

Antonio ha un villone al Circeo, buen retiro per pensare e "cuccare". Antonio accalappia bionde e brune ostentando citazioni di Pirandello e Melville, un modo di fare che rende il suo personaggio gustosissimo. 

Tra un green iguana (il pensiero va al mandrillo drink de “L’ombrellone” di Dino Risi), un massaggio rigenerante, e ricche signore stizzite perché non trovano cameriere, si ride di cuore. Vanzina (che si diverte, cita e si autocita mostrando la copertina di un suo libro) trova la chiave giusta per raccontare con ironia e affetto, i vizi e le virtù degli italiani, continuando la tradizione della commedia popolare e dotta di cui c’è tanto bisogno. 

"Tre sorelle" è inoltre una commedia che strizza l'occhio ad Hollywood e ai tanti film sul girl-power girati negli ultimi anni sull'onda del #MeToo. 

©micolgraziano 

"Tre sorelle" è disponibile su Amazon Prime Video 



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