Oggi, cari lettori, vi parlo di "Ammonite", un film molto atteso (tra i titoli di qualità della stagione; è stato selezionato in numerosi festival) e che vedremo nei prossimi giorni alla Festa del Cinema di Roma (15-25 ottobre). Presentato già in anteprima mondiale al Festival di Toronto, lo scorso settembre.
Di cosa parla "Ammonite"? Di Mary Anning (1799-1847), paleontologa, recentemente rivalutata e inserita nella lista delle scienziate inglesi più influenti. Il britannico Francis Lee, il regista che ha scritto e diretto il film, racconta la Anning in modo personale, e ha immaginato una storia d'amore tra lei e la geologa Charlotte Murchison, con cui realmente la Anning divenne amica intima.
Il cast è di primo piano. Nel ruolo di Mary Anning troviamo Kate Winslet. Charlotte Murchison invece ha il volto di Saoirse Ronan. Per entrambe i critici parlano già di un possibile Oscar.
Una discendente della Anning ha criticato la trama, perché non ci sono prove che la scienziata amasse le donne. Ma il film, come ha spiegato Lee, non vuole essere una biografia, ma un'indagine sull'amore nell'Ottocento e sul ruolo delle donne in un periodo patriarcale. La Anning, autodidatta, in vita ebbe pochi riconoscimenti.
Perché vedere il film? Per varie ragioni: Francis Lee, al suo secondo lungometraggio, è già un regista acclamato, Winslet e Ronan sono due attrici magnifiche, la Anning non è nota al grande pubblico eppure il suo lavoro è stato fondamentale per la ricerca.
©micolgraziano
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