"Diritto di cronaca" di Sydney Pollack (1981)

 

Paul Newman

"DIRITTO DI CRONACA", IL BEL CINEMA DI POLLACK 

Agli sceneggiatori esordienti veniva detto, “scrivi di argomenti che conosci”. Così Kurt Luedtke, sceneggiatore di “Diritto di cronaca”, ed ex cronista, quando arrivò ad Hollywood, scrisse una storia che parlava di giornalismo. Il film uscì negli anni Ottanta e dietro la macchina da presa c’era Sydney Pollack ("I tre giorni del Condor", "Tootsie", "La mia Africa") che sapeva conciliare impegno e intrattenimento. I suoi lavori erano di qualità e piacevano a un vasto pubblico. “Diritto di cronaca” è denso e ben strutturato, bello fin dai titoli di testa (musica del premio Oscar Dave Grusin).  A distanza di tempo, il film brilla ancora per forza e acume. La trama ruota attorno a un personaggio di nome Michael Gallagher che viene stritolato in un tritacarne mediatico. Nei panni di Gallagher c’è un fantastico Paul Newman (ha ricevuto una nomination agli Oscar) in forma smagliante e con un look frizzantissimo: jeans, occhiali da sole, camicie a quadri. Questo Gallagher è un uomo in gamba, che conosce il mare, commerciante di liquori che ha sempre delle belle scorte di birra ghiacciata da offrire agli ospiti. 

Sally Field
A interpretare Megan Carter, cinica giornalista d'assalto, che venderebbe un braccio per uno scoop, troviamo Sally Field, in quegli anni lanciatissima (Oscar per “Norma Rae” di Martin Ritt). La coppia Newman/Field funziona. Azzeccata la scelta della Field che tiene testa a un attore amato da tutti come Newman. Perché la Field ha un qualcosa di fanciullesco e di innocente che rende meno insopportabile un personaggio come quello della Carter. Megan Carter è priva di scrupoli e così quando una certa Teresa, donna disperata, le rivela un segreto, in un colloquio privato, lei non esita a pubblicarlo il giorno dopo. Una decisione imprudente che porta Teresa al suicidio. Megan Carter è uno squalo. Ma certo Gallagher non è uno sciocco e così, finito nel mirino della stampa, anche lui mette in piedi un piano astuto per sbugiardare sia dei detective poco professionali sia la reporter Carter con cui, tra l'altro, ha un flirt. 

©micolgraziano

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