"La lunga estate calda" di Martin Ritt (1958) - Dai racconti di William Faulkner

 

Paul Newman

UN PAUL NEWMAN CHE BUCA LO SCHERMO!

“La lunga estate calda”
, splendido melodramma anni Cinquanta con un elettrizzante Paul Newman meritatamente premiato a Cannes. La forza del film: attori in stato di grazia, storia potente, dialoghi graffianti. Fa sognare la solare fotografia di Joseph LaShelle (Oscar per “Vertigine”) che ci trasporta bene nell’America del profondo Sud e vien voglia di star seduti al chiaro di luna nella tenuta del borioso Will Varner, personaggio che lascia il segno
. La sceneggiatura si basa su tre opere del premio Nobel William Faulkner. Il cast è di prim’ordine con un Orson Welles carismatico più che mai (memorabile con giacca rossa e sigaro tra le labbra) nel ruolo di un tipico patriarca del Mississippi che ricorda un altro capofamiglia: il Big Daddy de “La gatta sul tetto che scotta” grande classico con Paul Newman e Elizabeth Taylor

Paul Newman
Ne “La lunga estate calda” Newman veste i panni di un giovanotto insolente e scaltro, Ben Quick. Quick è una simpatica canaglia (ruvido ma dal cuore sensibile) che riesce a farsi voler bene malgrado la fama di piromane (si scoprirà che non è lui ad appiccare il fuoco) che lo accompagna nelle sue peregrinazioni da un paese all’altro. Un giorno la fortuna gli tende una mano: capita in un piccolo centro del Mississippi e trova lavoro presso un ricco proprietario terriero della zona, un certo Will Varner, uomo spiccio, che capisce le potenzialità del ragazzo. Varner resta colpito dalla sfrontatezza di Quick e lo prende sotto la sua ala protettiva. In poco tempo, Quick (che si dimostra abile negli affari) si fa una posizione, scatenando le ire del figlio di Varner. Quanto al cast: c'è anche Joanne Woodward (nei panni della figlia di Varner). Woodward si sposò con Paul Newman terminate le riprese del film. I due coniugi, uniti nella vita e sul set, recitarono insieme in numerose pellicole. Di lei Newman disse "Joanne mi ha sempre sostenuto in tutte le mie scelte, incluse le corse in macchina che lei odia: per me, questo è amore". 

©micolgraziano 

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