"L'onore dei Prizzi" di John Huston (1985) - Crime movie e commedia dark

 

"L'onore dei Prizzi"


UN CAST DI GRANDI ATTORI 

"Tutti si innamorano di continuo, poi dopo gli passa. 
Io le so queste cose, mi ricordo che ho letto 
tutto un articolo su una rivista specializzata". 

"L'onore dei Prizzi" fu un successo di critica e di pubblico. Si aggiudicò ben otto nomination agli Oscar e una statuetta andò ad Anjelica Huston. Dietro la macchina da presa troviamo il mitico John Huston che all’epoca era molto malato (morì nel 1987). Il cast è grandioso: Anjelica Huston (figlia di John), Jack Nicholson, Kathleen Turner (guardatela anche nella commedia dark “La signora ammazzatutti”). Se vi appassionano il grottesco, i gangster movie, se sapete a memoria ogni battuta de “Il Padrino” o di “Mean Streets” di Martin Scorsese guardatevi subito “L’onore dei Prizzi” perché troverete pane per i vostri denti: ferocia, umorismo tagliente, situazioni paradossali e aberranti al contempo, ironia macabra. Kathleen Turner (al solito strepitosa in ruoli non convenzionali) è Irene una donna che sembra tanto a modo ma in realtà è una killer spietata. A proposito di Irene, la cinica Maerose (una fortissima Anjelica Huston), in una scena, dice: “Il fatto che sia una ladra e un’assassina non significa che in tutti gli altri campi non sia una brava moglie”. La sceneggiatura (scritta da Richard Condon e Janet Roach) è ricca di battute corrosive e i momenti da antologia sono vari. Jack Nicholson impersona Charley, innamorato della “dolce” Irene: dopo averla vista a un matrimonio non riesce più a dimenticarla. Anche Charley però è un freddo sicario che, all’occorrenza, lancia con precisione millimetrica coltelli letali (come si vede in una scena chiave che ha il tono dei cartoon). Indimenticabile la giacca gialla di Charley/Nicholson con la quale si presenta all’appuntamento galante con la sua amata. La giacca apparteneva davvero a Nicholson e gli era stata comprata da Anjelica Huston perché all’epoca i due avevano una relazione che durò dal 1973 al 1989. La colonna sonora comprende arie e ouverture da opere di Puccini, Rossini e Donizetti. 


©micolgraziano

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