"Il socio" di Sydney Pollack (1993) - Dal bestseller di John Grisham

 

Tom Cruise


"Somewhere, inside, 
in the dark, the firm is listening"

“Il socio”, uno dei film della mia adolescenza. Ricordo perfettamente il pomeriggio in cui andai a vederlo, in un cinema di Roma (una sala che, purtroppo, come tante altre, non esiste più). Gli anni Novanta ci hanno regalato tanti film gloriosi. Dagli Stati Uniti arrivavano pellicole di altissima qualità e di grande intrattenimento proprio come “Il socio”, thriller di ottima fattura che fa rabbrividire (soprattutto nella prima parte). Memorabili un paio di scene che disegnano geometrie inquietanti. Ancora adesso quest’opera di Sydney Pollack riesce ad emozionare, merito di una regia sapiente, di una sceneggiatura ben scritta, di una compagnia eccellente di attori (ci sono anche Gene Hackman, Ed Harris, Holly HunterJeanne Tripplehorn). Completano il quadro la fotografia di lusso firmata John Seale ("Witness - Il testimone", Rain Man - L'uomo della pioggiae le splendide musiche di Dave Grusin ("I tre giorni de Condor", "Sul lago dorato"). Impareggiabile Tom Cruise nei panni dell'avvocato idealista fresco di laurea Mitch McDeere, che si trova intrappolato in un torbido giro di corruzione e malavita. McDeere consegnerà i fuorilegge alla giustizia rischiando la pelle. Straordinaria la sequenza di lui che corre a perdifiato, giacca, cravatta, valigetta in pugno, per sfuggire ai sicari che vogliono farlo fuori. E pensare che il povero Mitch, eroe coraggioso di questa storia, all'inizio credeva di vivere un sogno: villa, macchinone, florido conto in banca tutto generosamente fornito dallo studio legale che lo aveva assunto. Salvo poi scoprire che i suoi datori di lavoro erano in mezzo ad affari loschi e lo sorvegliavano ventiquattro ore su ventiquattro, pure tra le pareti di casa. La pellicola è tratta dal bestseller di John Grisham, autore di notevole successo (all'epoca andava fortissimo, era tra gli scrittori più venduti), molti suoi romanzi diventarono film popolari come Il cliente e “Il rapporto Pelican, sempre, ovviamente, con cast strabilianti. 

©micolgraziano

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