NATA DI MARZO
commedia sulla parità
Antonio Pietrangeli ha creato memorabili personaggi femminili, ancora oggi potenti e attuali. La protagonista di "Nata di marzo" è una giovanissima moglie borghese che non accetta la vita scialba da casalinga che il marito vorrebbe imporle. È un film di dialoghi intelligenti e corposi. Tra gli sceneggiatori figurano Ruggero Maccari, Furio Scarpelli e Ettore Scola (ovviamente anche Pietrangeli, autore del soggetto). Attrice principale la francese Jacqueline Sassard (anche lei nata a marzo...). Coprotagonista Gabriele Ferzetti. Sassard, all'epoca, veniva dal successo di "Guendalina" (1957) di Alberto Lattuada e curiosamente anche lì il suo personaggio si innamorava di un architetto.
Una moglie ragazzina, Francesca, che chiede di vivere alla pari del marito; un marito assente, preso dai propri affari. Cosa fa tutto il giorno?, si domanda Francesca, che a un certo momento sospetta che Alessandro abbia un’amante. Francesca è gelosa delle colleghe del marito (lo trova al bar con una donna) e addirittura anche degli amici di lui perché quando è con gli amici Alessandro è sempre allegro mentre con lei tiene il muso, e non fanno altro che bisticciare. Francesca paladina della libertà. Contro i pregiudizi. Significativa la sequenza in cui dà una bella lezione di guida al marito che al volante è un pericolo pubblico. Ironico il titolo del film "Nata di marzo": allude al carattere vivace e volubile dei nati di marzo, il mese "pazzerello che anche se non piove porto l'ombrello". Ecco, Francesca è accostata al mese di marzo perché non accetta regole, perché s'impunta e tiene testa al coniuge, un uomo di piccole vedute: non accetterebbe il tradimento della moglie eppure pretende d'essere perdonato per le sue scappatelle. In fondo, Francesca non è né volubile né rompiscatole: chiede solo uguale trattamento. Francesca si aggiunge alle altre straordinarie donne nate dalla penna di Pietrangeli: Adriana e Celestina.
"Nata di marzo" è disponibile, al momento, su Prime Video
©micolgraziano
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