"Una femmina" (2022) di Francesco Costabile - Da una storia vera. Su Prime Video


Francesco Costabile

UNA FEMMINA
tra i migliori film italiani del 2022

Presentato al Festival di Berlino, acclamato dalla critica è liberamente tratto dal libro inchiesta "Fimmine ribelli. Come le donne salveranno il paese dalla 'ndrangheta" (Rizzoli) di Lirio Abbate. Il film è l'opera prima di Francesco Costabile, talentuoso regista calabrese, classe '80. Il cast è di valore (Fabrizio Ferracane, Simona Malato, Anna Maria De Luca) e ottima l'interpretazione dell'esordiente Lina Siciliano, in un ruolo da protagonista. La giovane cariatese è stata definita una futura certezza del cinema a venire. Tra i produttori di "Una femmina": il cineasta napoletano Edoardo De Angelis ("Indivisibili"). 

In un piccolo paese della Calabria vive Rosa (Lina Siciliano), bambina sensibile, molto legata alla mamma Cetta. Cetta appartiene a una famiglia mafiosa e si ribella allo stile di vita criminale della madre e del fratello (Fabrizio Ferracane). Proprio da loro, che la considerano pazza e traditrice, viene uccisa, sciolta nell’acido. La morte di Cetta è l'incipit di questo film potente e disturbante. La piccola Rosa cresce con la nonna (Anna Maria De Luca) e lo zio, gli assassini della madre, ma lei nulla sa e niente sospetta. Nessuno le racconta l'orrore (Cetta, le ripetono, si è suicidata), nessuno le parla delle trame oscure. Comunque, a poco a poco, Rosa scopre la verità e solleva il velo di menzogne e omertà. I familiari di Rosa sono contadini, vivono vendendo frutta, verdura, formaggio tuttavia sono legati a doppio filo alla criminalità organizzata e al traffico di droga.

Lina Siciliano
Rosa è forte e ribelle, identica tempra della madre. Lo dimostra lo sguardo carismatico, occhi pungenti, carichi di dolore ma non di rassegnazione. Il racconto di  "Una femmina" procede simile a una favola nera. Il male ha il volto di una matriarca (la nonna, colei che decide e approva) e di un terribile zio padre padrone. In quest'arena nutrita di violenza, riti ancestrali e credenze popolari, Rosa sfodera unghie e denti, abbracciando un feroce doppio gioco. Si converte alla legge della giungla per vendicare la madre. Una scelta estrema che alla fine abbandonerà per collaborare con la giustizia. 

Fabrizio Ferracane
"Una femmina" è un film duro, girato con stile e sapienza. Le soluzioni visive non sono mai banali. Costabile è bravo e regala allo spettatore momenti di bel cinema. Ottima la scelta degli attori, tutti in parte. Interpreti navigati che aggiungono fuoco e carisma a una pellicola di qualità: una delle migliori del 2022, nel panorama nostrano. Da sottolineare i molti punti di contatto (uno su tutti: la processione tra i vicoli delle donne velate) tra "Una femmina" e "Ti mangio il cuore", la pellicola di Pippo Mezzapesa (uscito dopo “Una femmina”). Ad ogni modo, il film di Mezzapesa, sebbene non faccia sconti (scene di sangue e violenza), risulta più patinato (la fotografia in bianco e nero da magazine glamour) rispetto a questo di Costabile; e va in tal senso la scelta d'ingaggiare Elodie, volto della musica pop, per il ruolo del personaggio principale. 

©micolgraziano 

"Una femmina" è disponibile al momento su "Prime Video 

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