UNO SGUARDO: EMOZIONE A NON FINIRE
Cari lettori, torno a parlarvi dei film della Mostra del Cinema di Venezia: dopo "Non odiare" e "Le sorelle Macaluso", oggi voglio dirvi di "Padrenostro", diretto da Claudio Noce e interpretato da Pierfrancesco Favino (anche produttore della pellicola) che, per questo ruolo, ha vinto la prestigiosa Coppa Volpi. E, soprattutto nel finale, Favino è stupefacente: impossibile trattenere le lacrime.
IL PLAUSO DELLA GIURIA DI VENEZIA
A proposito della performance di Pierfrancesco Favino: la sua interpretazione ha incantato la giuria di Venezia77. Uno dei membri, Matt Dillon, l'ha definita eccezionale e Cate Blanchett, la presidente, ha spiegato che senza Favino, "attore intelligente e carismatico", nel film resterebbe un vuoto. E infatti, Favino è l'anima del film. Non è presente in ogni scena ma, quando arriva, porta energia e solidità. Tra le scene più belle: lui che in auto con la famiglia stempera la paura cantando piano, con frasi appena accennate. Pierfrancesco Favino è Alfonso Le Rose, un vicequestore, vittima di un attentato terroristico.
IL CAST DI "PADRENOSTRO"
Barbara Ronchi, moglie di Alfonso Le Rose/Favino, mi ha molto colpito in una breve drammatica scena in cui parla al telefono e piange. Ronchi ha spiegato che ha costruito il suo personaggio attorno a una foto d'epoca della mitica Gena Rowlands (una delle mie attrici preferite, Rowlands, procuratevi tutti i suoi film e vi lascerà a bocca aperta) e di suo marito, il grande regista John Cassavetes. In "Padrenostro" troviamo, in una piccolissima parte, una delle protagoniste de "Le sorelle Macaluso": la palermitana Eleonora De Luca. Nel cast anche Lea Favino, figlia di Pierfrancesco.
"PADRENOSTRO", RIPRESE IN PAESAGGI MOZZAFIATO
Resterete incantati dall'affascinante castello San Fili di Stignano e dal meraviglioso Bosco dei Giganti e avrete voglia di andare subito alla scoperta della Calabria.
©micolgraziano
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