IL TALENTO DI MR. CROCODILE
Diretto dai registi Will Speck e Josh Gordon, specialisti della commedia, è tratto dalla fortunata serie di libri per bambini dello scrittore americano Bernard Waber (1921 - 2013). Il cast è di lusso: il premio Oscar Javier Bardem e Constance Wu (“Crazy & Rich”).
Un po’ “E.T.” e un po’ “Paddington”, il tenero Coccodrillo Lyle canta divinamente. Super showman, pronto a calcare i palcoscenici di Broadway. Proprietario di Lyle è lo squattrinato illusionista Hector (Javier Bardem, fantastico). C’è solo un problema: Lyle è timido. Davanti al pubblico ammutolisce. Motivo per cui Hector - tipaccio senza scrupoli - se ne disfa. Il coccodrillo resta nella soffitta dell'appartamento di Hector. Nella casa (la storia è ambienta a New York City) un bel giorno, arriva un’allegra famigliola: madre, padre, figlioletto. Vengono dalla provincia e il ragazzino, Josh, timido, insicuro, soffre d’ansia e d’asma: il caos della metropoli lo terrorizza.
Però, quando scopre che in soffitta si nasconde un coccodrillo e, addirittura un coccodrillo artista!, Josh fa i salti di gioia: si sente di colpo più sicuro; soprattutto: più amato. Lui e Lyle s'intendono a meraviglia, diventano amici per la pelle e di notte banchettano sui tetti di NYC, insieme alla fanatica gattina (esilarante) bianca del vicino. A scuola Josh non lega con i compagni, come succedeva al protagonista di "Diario di una schiappa". Insomma, l’incontro col coccodrillo canterino si rivelerà una mano santa. Per Josh, ovvio. Ma anche (per motivi che non starò qui a elencare), per sua madre e suo padre, un prof di matematica, incapace di farsi rispettare dagli alunni. Lyle, dapprima additato come mostro, diventerà il perno della famiglia. Come tutte le favole, "Il talento di Mr. Crocodile" trasmette un messaggio: mai fermarsi alle apparenze; mai giudicare gli altri.
Il film, imperdibile, ha un fascino particolare, una bellezza vintage, data anche dalla splendida fotografia dello spagnolo Javier Aguirresarobe ("Parla con lei", "The Road"). Ovviamente, il plot non poteva esser privo del cattivo di turno che in questo caso è l'irascibile vicino di casa sempre sul piede di guerra. Tra le scene memorabili: il numero di Lyle sui tetti della Grande Mela. Javier Bardem è energia pura nei panni di questo mago torbido, imbonitore truffaldino che all’occorrenza scatena nuvole di fumo blu. Nella versione americana il coccodrillo è doppiato dalla pop star canadese Shawn Mendes. In Italia, invece, ha la voce del vincitore di "Amici" Luigi Strangis.
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