Film leggendari: "Viale del tramonto" (1950) di Billy Wilder


Gloria Swanson


VIALE DEL TRAMONTO

"Eccomi DeMille, sono pronta 
per il mio primo piano"

A proposito della sua variegata filmografia, Billy Wilder disse: "Ogni volta che mi sento a terra faccio una commedia, quando invece sono in un periodo buono preferisco un film drammatico o un noir". Ecco, oggi, cari lettori, torno a parlarvi del bianco e nero d'autore (cfr. "Gilda"), capolavori che hanno segnato la storia del cinema mondiale, come il noir "Viale del tramonto" del 1950 (titolo originale: "Sunset Boulevard"), scritto e diretto dal brillante Billy Wilder (alla sceneggiatura anche Charles Brackett, a lungo collaboratore di Wilder). Parentesi: il regista David Lynch è uno dei grandi fan di questo film.

"Viale del tramonto" è una storia torbida sul mondo dello star system e la società dello spettacolo; all'epoca, ci fu quindi chi non apprezzò come l'attrice Mary Pickford che rifiutò la parte dopo che Wilder e Brackett le illustrarono il copione. Il film comunque fu un successo, ebbe undici nomination e vinse tre Oscar. Ma andiamo al succo: tutto ruota attorno al personaggio, sopra le righe, nevrotico e allucinato, di Norma Desmond (Gloria Swanson) che, dimenticata da Hollywood, dopo una brillante carriera nell'era del muto, vive isolata aspettando un ritorno trionfale sotto i riflettori, celebre la battuta: Io sono ancora grande, è il cinema che è diventato piccolo. L'ambientazione è claustrofobica: la villa tetra, l'ex marito ridotto a maggiordomo (nella parte del maggiordomo il mitico Erich von Stroheim), il rapporto soffocante che instaurano i due protagonisti Norma e Joe. Un giorno Norma conosce, appunto, Joe, uno sceneggiatore squattrinato (William Holden) e pieno di debiti in cerca di gloria; lei se ne prenderà cura, lo accoglierà in casa, tra i due nascerà un sentimento morboso, a tinte fosche, dal tragico epilogo.

"Viale del tramonto"

Memorabile l'espediente della voce fuori campo che espone i fatti, la voce narrante è quella di Joe (William Holden) che però è già morto quando racconta, il suo corpo galleggia in piscina, una trovata narrativa che verrà usata in seguito, per esempio, in "American Beauty" di Sam Mendes. "Viale del tramonto" è avvolto in un'atmosfera sinistra, a tratti horror. La figura della diva Desmond è stata modellata su reali attrici dell'epoca del muto come Mae Murray e Clara Bow. A differenza del personaggio Norma Desmond, Gloria Swanson (anche lei stella del muto) non voleva tornare sul set a tutti i costi, si era trasferita a New York e si dedicava ad altri progetti; venne segnalata a Wilder dal regista George Cukor. La figlia della Swanson disse che durante tutto il periodo della lavorazione del film la madre non uscì dal personaggio e anche a casa, la sera, dopo le riprese, parlava come Norma Desmond

PS: Mitica l'auto di Norma Desmond: una lussuosa Isotta Fraschini Tipo 8A


©micolgraziano

Commenti