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"Duplicity" di Tony Gilroy (2009) - Romantica spy story
Chi ha amato “The Tourist”, la saga di Ocean’s, i thriller rosa tipo “Sciarada”, non può assolutamente rinunciare a “Duplicity”, scritto e diretto da Tony Gilroy, sceneggiatore di successo e regista dell’acclamato “Michael Clayton”. “Duplicity” è un ottimo prodotto d’intrattenimento, un film elegante, con una fantastica messa in scena e due attori che bucano lo schermo: Julia Roberts e Clive Owen (guardatelo anche in "Elizabeth: The Golden Age"), grande carisma entrambi, si erano già trovati a recitare insieme nel memorabile “Closer” di Mike Nichols. Se nel film di Nichols interpretavano una coppia in crisi, qui sono innamoratissimi e, per amore, rischieranno anche la carriera. Qual è il loro ruolo? Roberts e Owen qui vestono i panni di due agenti segreti che a un certo punto iniziano a lavorare per aziende private, rivali e concorrenti nel loro settore. La trama è piuttosto intricata (spesso lo è in pellicole come questa) e non mancano spiazzanti colpi di scena. La storia corre avanti e indietro con grandi salti. Complesse coordinate spazio-temporali, la trama si snoda in varie parti del mondo, in hotel di lusso, da Roma a New York alle Bahamas. Il pezzo forte sono quindi le due star protagoniste, tra loro c'è intesa e il resto lo fanno i dialoghi rapidi e accattivanti. Grazie all'energia della Roberts e di Owen è proprio difficile distogliere lo sguardo dallo schermo. E a proposito di sguardo: Clive Owen una volta disse che lui nella recitazione dà più importanza agli occhi che alla voce, perché un attore può dire tanto con lo sguardo, e rivelò che gli sarebbe piaciuto recitare ai tempi del cinema muto. In "Duplicity" le occhiate elettrizzanti non mancano e le due ore di film scorrono lisce come l'olio. Non perdetelo. Al momento lo trovate su Netflix. PS. Nel cast anche un incisivo Paul Giamatti e Tom Wilkinson (indimenticabile in "Full Monty").
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