"Inserzione pericolosa" di Barbet Schroeder

 

"Inserzione pericolosa"



"INSERZIONE PERICOLOSA", THRILLER DA COLLEZIONE



Vi ho parlato della Rhoda de "Il giglio nero", ma alla lista dei personaggi più cattivi della storia del cinema dobbiamo aggiungere anche Hedy: se state cercando un thriller cupo recuperate quest'opera degli anni Novanta, “Inserzione pericolosa”, del regista francese Barbet Schroeder (“Il mistero Von Bulow”). È un film ad alta tensione, inquietante da togliere il sonno; e sfiora l’horror in alcune sequenze da brivido. La sceneggiatura è tratta dal romanzo “SWF Seeks Same “ dell’americano John Lutz; Schroeder dirige con eleganza pescando da Hitchcock, Polanski, e da “Persona” di Ingmar Bergman (ripresi i temi del doppio e dei legami morbosi). Ritroviamo inoltre simboli ricorrenti nei racconti a tinte fosche: lo specchio, le scale (qui fanno davvero paura), il fuoco (pensiamo a “Il giglio nero”). La scelta del cast è azzeccata e le attrici sono eccezionali. Jennifer Jason Leigh, spesso impegnata in ruoli non convenzionali, è sbalorditiva (la sua parte è impegnativa e complessa), e in forma smagliante è anche Bridget Fonda (nipote di Henry Fonda). La storia si svolge a New York, la trama è esile ma il contenuto fa saltare dalla poltrona: una giovane, Allison, dopo la rottura col fidanzato infedele, si affida a un annuncio per trovare una coinquilina con cui condividere le spese. Una rapida selezione e la scelta ricade su una timida ragazzetta acqua e sapone di nome Hedy, commessa in libreria. Ma, come nelle fiabe più nere, il pericolo è dietro l'angolo e Hedy si dimostra, giorno dopo giorno, un lupo travestito da agnello. La convivenza tra le due sfocia in tragedia. "Inserzione pericolosa" non si dimentica facilmente e quindi merita un posto nella cineteca accanto ai cult del genere. Bella la fotografia firmata Luciano Tovoli, scenografia e costumi sono della quattro volte premio Oscar Milena Canonero. Altri film simili: “Attrazione fatale”, “A letto con il nemico”, "Uno sconosciuto alla porta". 

©micolgraziano

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