LA KRYPTONITE NELLA BORSA
Cinque candidature ai David di Donatello, il film è tratto dall'omonimo romanzo di Ivan Cotroneo. Il libro è uscito nel 2007 pubblicato da Bompiani. Il cast è notevole. Spicca Valeria Golino. Straordinario l'esordiente Luigi Catani nel ruolo di Peppino, il protagonista. Ottimo Vincenzo Nemolato nei panni di Superman e Libero De Rienzo (1977 - 2021) che interpreta uno zio hippy.
Eppure, sebbene appaiano d'ampie vedute, i due zii figli dei fiori, all'occorrenza, si dimostrano bacchettoni e l'improvvisa gravidanza di Titina sarà un ciclone. Cotroneo racconta con leggerezza e ironia, senza scendere troppo in profondità, i drammi di una famiglia piccolo borghese, le delusioni scatenate da sogni mai realizzati: Titina e Salvatore che sognano di partire ma stanno sempre lì; quelli di un terzo zio che studia, studia, e non dà mai un esame; quelli di Rosaria, cresciuta pensando di diventare chissà chi e invece si ritrova a mani vuote, e sebbene ami suo figlio, Peppino, non è soddisfatta neanche di lui perché non lo ritiene una bellezza. Tutti, infatti, pensano che Peppino sia brutto.
Peppino fantastica d'acquisire un giorno i superpoteri come l'idolo Gennaro. Gennaro che, per paura di rendere manifesta la propria omosessualità, s’inventa d’essere Superman, finendo però tragicamente i suoi giorni. Peppino e i suoi occhialoni suscitano infinita tenerezza. Dietro quelle lenti, Peppino osserva un’umanità sfilacciata e smarrita. A vincere però sarà proprio lui che, col suo sguardo puro, plana sui tetti, in attesa di un mondo migliore. Cotroneo ci consegna una bella commedia, esteticamente impeccabile. Da vedere.
©micolgraziano
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