THE MENU
una cena...da incubo!
Cena in un ristorante mozzafiato. Ricconi sborsano fiori di quattrini per un coperto. Ignari dell'orrore che li attende. "The Menu" ironizza sul mondo dell'alta cucina. Julian Slowik (l'ottimo Ralph Fiennes) è uno chef idolatrato. Tanto capace quanto umanamente spaventoso. Un uomo autoritario che calpesta collaboratori, camerieri e clienti. Questa commedia a tinte fosche condita con succulenti spezie oniriche ha l'andamento di una pièce teatrale e somiglia ai gialli di Agatha Christie. Julian Slowik presenta con dovizia di dettagli le portate stravaganti, cavalli di battaglia di un menu per il quale la gente è disposta a tagliarsi le mani. I monologhi eccentrici dello chef aprono la via a colpi di scena agghiaccianti. Cibo e morte si mescolano in un alambicco riempito d'amaro.
Il connubio cibo e morte al cinema è un topos. Esempio magistrale ne è "La grande abbuffata" di Marco Ferreri. Nel film di Ferreri si mangiava a quattro ganasce, vettovaglie a volontà, piatti stracolmi e non perline centellinate o rametti striminziti come in "The Menu" nel cui locale è bandito anche il pane e se qualcuno lo chiede rischia un colpo di pistola. Gli avventori si leccano i baffi davanti alle stravaganze di Mr. Slowik. Lo guardano ammirati e spaventati. L'unica a sfidarlo è la escort Margot (Anya Taylor - Joy) che gli farà capire che un bell'hamburger è meglio di mille stramberie. Margot tira fuori l’anima più pop del cuoco fuori di testa. Uno chef che trasforma un convito in una catastrofe di fuoco e fiamme. “The Menu” è un assaggio prelibato per cinefili buongustai.
©micolgraziano
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