RAPINIAMO IL DUCE
hesit movie e fumetto
Presentato alla Festa del Cinema di Roma. Heist movie ibrido che guarda sia al cinema americano mainstream sia all'italiano “Freaks Out”. Protagonista, infatti, è ancora Pietro Castellitto già interprete del film di Gabriele Mainetti. La pellicola di Renato De Maria risulta essere meno convincente di “Freaks Out”. “Rapiniamo il duce” è ambientato nel periodo della Seconda guerra mondiale e intreccia storia e fantasia. Come dimostra anche la selezione musicale: “Tutto nero” di Caterina Castelli (cover di un brano dei Rolling Stones), “Se bruciasse la città” di Massimo Ranieri e "Amandoti" di Gianna Nannini (brano di Giovanni Lindo Ferretti). Insomma, nulla di documentaristico, soltanto un film d'intrattenimento che mira a compiacere il pubblico. Ad ogni modo, nel cast brillano Filippo Timi e Isabella Ferrari in un ruolo ispirato alle dive hollywoodiane stile Norma Desmond.
Yvonne fa il doppio gioco e, per conto di Isola, spiana la strada al furto epocale: il piano è accaparrarsi un tesoro da mille e una notte che appartiene a Mussolini. Isola ingaggia altri compari (immancabile la scena tipica del reclutamento dei complici); tra di loro un cecchino biondo simil Rambo (Tommaso Ragno), un super pilota di macchine da corsa, un giovanotto appassionato di fumetti statunitensi esperto di codici cifrati. Riusciranno a metter le mani sul goloso bottino? Non svelerò di più. I momenti migliori sono quelli che vedono in azione Filippo Timi e Isabella Ferrari, perfetta nel ruolo e carismatica. Memorabile mentre vaga, livida, nel bosco. Sulla seconda guerra mondiale consiglio "Monuments Men" (su "Disney Plus") di e con George Clooney, affiancato da un cast di stelle. Per quanto riguarda, gli heist movie all'italiana, ovviamente, un classico: "I soliti ignoti" di Monicelli.
"Rapiniamo il duce" è disponibile su Netflix.
©micolgraziano
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