VICINI DI CASA
Remake italiano del film spagnolo "Sentimental" (2020) grande successo del regista Cesc Gay. La pellicola di Gay è l'adattamento di una pièce teatrale (scritta dallo stesso Gay). Dietro la macchina da presa di "Vicini di casa" troviamo Paolo Costella cineasta poliedrico che spazia dai cinepanettoni ai film d'autore. È anche sceneggiatore e ha collaborato con Marco Ferreri ("La carne"), Paolo Genovese ("Perfetti sconosciuti"), Gabriele Muccino ("A casa tutti bene", "Gli anni più belli"), Liliana Cavani ("L'ordine del tempo"). "Vicini di casa" è una commedia borghese, sofisticata e malinconica, si regge sui dialoghi e la recitazione (spicca Claudio Bisio). Attenzione, però: non si raggiungono i livelli di eccellenza di opere come "Carnage" di Polanski. Insomma, un buon prodotto (un paio di battute giuste) ma non aspettatevi grosse scintille.
Giulio è disincantato, introverso, non ha simpatia per questi ospiti disinibiti e invadenti, invitati dalla moglie Federica, consorte frustrata che scapperebbe col primo che capita. Federica, lo scopriamo a poco a poco, ha un debole per Salvatore, veniamo a sapere che lui la spia dalla finestra e lei ne è lusingata, gira nuda per farsi guardare. Durante la cena (si mangerà poco, quasi niente) verranno a galla segreti inconfessabili e fantasie nascoste, con immenso disappunto di Giulio. Giulio non è un libertino e la tranquillità con cui Laura e Salvatore conversano di sesso di gruppo lo turba profondamente. I momenti gustosi non mancano tuttavia non accade nulla di sconvolgente, non aspettatevi uragani, né terremoti, né mobili distrutti né zuffe all'ultimo sangue. Certo, fossimo in un film di Polanski o in una commedia francese accadrebbe il finimondo qui invece zero tempesta e un finale in levare che lascia libera l'immaginazione. Se vi piacciono i film teatrali ambientati in appartamento, guardatevi anche "Cena tra amici" e "La cena dei cretini".
©micolgraziano
Commenti
Posta un commento